Viaggio della legalità a Firenze

Iris Smiderle, Sofia Maria De Gregori (3CA), Gaia Broz, Charlie Andretta (3LA) sono i nomi della studentesse del Liceo “G. Zanella”che hanno partecipato al viaggio della legalità a Firenze, organizzato dall'Ufficio politiche giovanili dell'USP di Vicenza,  un'esperienza che ha abbinato la visita al centro storico della città ad un'esperienza forte di legalità.

Martedì 5 aprile 2016, il gruppo, formato da studenti degli Istituti superiori della provincia,è partito alla volta di Firenze dove, dopo aver visitato i luoghi e i monumenti più rappresentativi dell'arte e della cultura della città ( S. Miniato al Monte, Battistero, S. Croce, S. Maria Novella per citarne alcuni), si è recato in una della sedi istituzionali del potere, Palazzo Vecchio, capolavoro dell'architettura civile del Trecento. Qui, dopo un incontro con alcuni Assessori comunali che hanno richiamato l'importanza e il valore dell'impegno a difesa della giustizia e della legalità, gli studenti hanno visitato il Salone dei Cinquecento, sede dal 1865 al 1871 del Parlamento del Regno d'Italia, e la Sala dei Dugento, dove si riunisce il Consiglio del Comune di Firenze.

La visita alla città è proseguita con un omaggio ad uno dei luoghi simbolo della lotta per la legalità, Via dei Georgofili, sita a poca distanza  da uno dei monumenti dell'identità nazionale (Palazzo degli Uffizi), dove, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, avvenne, per mano di affiliati di Cosa Nostra, un attentato dinamitardo che costò la vita a cinque persone e il ferimento di una quarantina di altre.

 

La “tre giorni” è proseguita con il trasferimento a Barbiana, piccolo comune a pochi chilometri da Firenze, assurto a notorietà grazie alla figura e all'opera di Don Milani che qui fondò la sua scuola ispirata a valori di pace, democrazia e uguaglianza sociale che segnarono una svolta nel modo di intendere la finalità educativa e formativa della scuola. Un momento importante della visita è stato sicuramente il sentiero della pace, caratterizzato da un serie di stazioni in ciascuna della quali veniva richiamato uno dei principi del Costituzione italiana. Altrettanto significativa è stata a visiya alla sede della scuola dove è stato possibile visitare le aule, i laboratori, i luoghi per lo svago per quegli studenti svantaggiati ai quali Don Milani offriva gli strumenti della conoscenza, nella convinzione che solo così avrebbero potuto emanciparsi e diventare persone libere.