LA COSMOGONIA

 

I popoli della Mesoamerica furono ossessionati dalle proprie origini. La loro teogonia e la loro mitologia si fondano sul mistero della creazione del mondo. I temi del mito cosmogonico sono la descrizione e l'ordinamento del cosmo, l'origine e il destino degli esseri umani, la raffigurazione della natura che li circonda e la narrazione dei grandi avvenimenti che costituiscono la vita dei popoli e la storia dei regni. I miti che raccontano la creazione del cosmo situano quest'atto in uno scenario dominato da divinità creatrici che sono presenti sotto forma di coppia primordiale onnisciente e onnipotente.  

   

La concezione del cosmo elaborata dai Maya testimonia che esso fu un mito agricolo, una storia fondata sul germogliare della pianta del mais dalle profondità. Il fatto che la cosmogonia maya si riferisca alla creazione del cosmo come a una scoperta agricola e che faccia germogliare la nuova umanità da un impasto di mais rivela che per i popoli più antichi della Mesoamerica la civiltà nacque con l'inizio dell'agricoltura e la coltivazione del mais.  

Due sono le interpretazioni maya dealla creazione del cosmo e degli esseri umani: una si basa sulla versione contenuta nel Popul Vuh ("Libro del consiglio"), testo scritto in quiche, la cui ultima redazione fu eseguita in caratteri latini (XVI secolo); l'altra si basa sulla versione colta scritta dai re e dai sacerdoti maya nei testi e nelle pitture del periodo Classico. In entrambe compare la medesima ossessione: perpetuare la memoria dell'atto meraviglioso che celebra l'alba del mondo civilizzato e il diffondersi dei segreti relativi al suo equilibrio e alla sua conservazione.